Metodiche endossee
Gli impianti endossei prevedono l’utilizzo delle viti e sono una delle soluzioni più tradizionali dell’implantologia odontoiatrica.
Julius Clinic impiega questa tipologia di impianti e nelle loro varianti post-estrattive e trans-mucosa per la riabilitazione con protesi fissa o semi fissa.
Gli impianti endossei sono indicati per prevenire la riduzione della cresta ossea, ripristinare la masticazione fisiologica, evitare le alterazioni dell’estetica facciale, bloccare la protesi mobile dell’anziano e il rialzo del seno mascellare.
Viti endossee
Viti endossee post-estrattive
Sostituzione immediata della radice del dente con la vite di titanio. Viene ridotto il riassorbimento dell’osso dopo l’estrazione dei denti, poiché la vite di titanio nell’interno dell’alveolo riempie il vuoto come una nuova radice. Semplicità dell’intervento: l’alveolo fa da guida nell’inserimento dell’impianto, che è una vite scelta in base allo stesso calibro della radice estratta. Una vite sostituisce un dente ad una radice, due viti quelli a più radici. La sostituzione immediata del dente con l’impianto conserva le dimensioni della cresta ossea, con notevoli vantaggi per la forma del dente, per l’estetica del volto, per il ripristino nel minor tempo della masticazione fisiologica. Si evita inoltre lo spostamento dei denti residui nelle zone edentule, con le conseguenti alterazioni dell’occlusione, che influiscono negativamente sia sulla muscolatura che sullo scheletro facciale e sulle articolazioni della bocca. Con tale metodo, in un’unica seduta si utilizza una sola anestesia e antibioticoterapia e l’impatto psicologico per la perdita del dente è attenuato dalla sostituzione immediata con la nuova radice. Il titanio ha l’affinità di legarsi indissolubilmente all’osso, difatti si rileva osteointegrazione in 3-4 mesi.
Per attuare al meglio questa metodica è importante che l’osso intorno al dente non sia distrutto da granulomi apicali o da parodontopatia (piorrea) ; il paziente deve pertanto tenere sotto controllo la sua bocca con visite annuali supportate da una radiografia.
Impianto trans-mucosa
Impianto trans-mucosa
Le viti vengono inserite nella zona anteriore della mandibola attraverso la fibromucosa gengivale, senza inciderla. Necessitano da 3 a 6 viti: 3 se si vuole soltanto ancorare la stessa protesi mobile del paziente; 4 per realizzare una protesi fissa per i denti anteriori e rimovibile con attacchi per quelli posteriori; 6 per una protesi completamente fissa.
Prevenzione estetica
Viti per la prevenzione dell’estetica del volto
Quando i denti, soprattutto quelli anteriori dell’arcata superiore, vengono estratti l’osso si coarta , riducendosi dall’esterno verso l’interno della bocca, e di conseguenza si altera.
La retrazione è più accentuata con l’estrazione dei canini, che, essendo robusti e con radici molto lunghe, sostengono l’osso con le cosiddette “bozze canine“. La riduzione delle “bozze canine” fino alla loro totale scomparsa per riassorbimento dell’osso determina un’alterazione estetica irreversibile del volto. La metodica è, se non vi sono infezioni in corso, di sostituire i denti con le viti nella stessa seduta estrattiva in modo da non permettere la distruzione dell’osso, poiché le viti riempiono i vuoti lasciati dalle radici naturali.
Protesi
Viti per ancorare la protesi dell’anziano
Le viti vengono inserite senza il taglio e l’apertura della fibromucosa gengivale, o nell’alveolo, nella stessa seduta dell’estrazione dei denti. In alcuni casi non vi è bisogno di trapanare l’osso per l’alloggiamento, in quanto viene scelta una vite dello stesso calibro della radice del dente. Se la struttura dell’osso è consistente, la vite può essere utilizzata subito dopo l’impianto. Sulle viti, da tre a quattro , vengono applicati degli speciali attacchi che àncorano la stessa protesi del paziente oppure una protesi nuova.